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Qual è la prima cosa vi viene in mente pensando ad una città fantasma?

Probabilmente: desolazione, degrado, inquietudine, malinconia.

Tutti sappiamo che una città fantasma è una città senza ormai nessun segno di civiltà e in totale abbandono a se stessa. Ma in pochi probabilmente si chiederanno quale sia stato il motivo dell’abbandono.

Le cause possono essere varie: migrazione della popolazione per zone più ricche economicamente, completo fallimento del sistema economico che le sosteneva o purtroppo catastrofi naturali (e non) che le hanno praticamente quasi rase al suolo.

  • Prypiat (Ucraina)

Situata ad un centinaio di km da Kiev il suo triste destino è legato alla tragedia di Cernobyl del 1986.

Essendo una delle città prossime al reattore che fece tremare l’Europa intera, la città è stata evacuata in quanto a distanza di tanti anni l’area rimane ancora insicura per la vita umana.

@ Nicholas Lativy

  • San Zhi (Taiwan)

Situata nelle vicinanze di Taipei è stata soprannominata Ufo Houses.

Difatti a guardare le rovine dell’abitato sembra di trovarsi ad osservare le rovine di una città del futuro.

Le notizie in rete sono differenti e confuse e le leggende metropolitane in casi come questo sono innumerevoli.

Costruito tra la fine degli anni 70 e l’inizio degli anni 80, il complesso futuristico doveva probabilmente essere destinato ad un turismo di lusso.

Unica cosa certa è che durante la costruzione di questa cittadina,  si verificarono numerosi e strani incidenti mortali che spaventarono la popolazione locale a tal punto da interrompere definitivamente i lavori.

@ cypherone – Taiwan

  • Craco (Italia)

Craco è una piccola città fantasma della Basilicata, famosa nell’antichità per la sua abilità nel difendersi dalle invasioni nemiche.

Situata su uno sperone di roccia, a seguito di alcuni terremoti e smontamenti del terreno all’inizio degli anni ’60 la cittadina è stata abbandonata a se stessa.

Al giorno d’oggi il piccolo villaggio è meta di pochi turisti che si recano in visita ad alcune interessanti chiese dell’antichità rimaste ancora in piedi.

@ [HD]_zero

  • Kolmanskop (Namibia)

Una volta era una ridente e prospera cittadina africana. A seguito dell’esaurimento della miniera d’oro per il quale era stata costruita all’inizio degli anni ’50  è stata lasciata completamente all’abbandono; a meno che, non la si voglia utilizzare per scopi diversi a quelli meramente turistici come suggeriva la rivista Off Track Planet qualche tempo fa.

@ coda

  • Hashima (Giappone)

Durante la rivoluzione industriale in Giappone, la Mitsubishi costruì sull’isola un’intera civiltà incentrata intorno ai giacimenti di carbone di grandi dimensioni presenti nelle vicine isole Nagasaki.

All’esaurimento dei giacimenti, i 15 acri dell’isola capaci di ospitare più di 5.000 abitanti (tra lavoratori e le loro famiglie) agli inizi degli anni ’70 vennero abbandonati.

Nel 2009 l’isola fantasma ha aperto le porte ai turisti.

@ mab-ken

  • Oradour-sur-glane (Francia)

Durante la seconda guerra mondiale la cittadina venne invasa dalle truppe Naziste. I soldati tedeschi distrussero completamente il centro abitato uccidendo 642 persone.

Ai giorni nostri il villaggio è un luogo della memoria, difatti auto bruciate ed edifici distrutti sono stati lasciati esattamente come rimasero dopo il passaggio delle truppe tedesche; per ricordare uno dei momenti più tristi e cruenti della storia dell’umanità.

@ Nwardez

  • Centralia (Stati Uniti)

Centralia è o meglio era, una cittadina dello stato della Pennsylvania. Difatti dal 2002 lo stato ha revocato il codice postale della città trasformandola praticamente in una Ghost City.

Sorta nei primi del ‘800 la città fu costruita sopra un giacimento di antracite puro al 95%. L’antracite è un materiale difficilmente infiammabile ma che una volta acceso è altrettanto difficile da spegnere.

Ed è proprio un incendio la causa della rimozione del codice postale da parte dello stato. Difatti si calcola che l’incendio scaturitosi nei primi anni ’60 si protrarrà per un altro centinaio di anni rendendo praticamente invivibile l’area.

Tanti i danni causati dalle interminabili fiamme; in primis la strada stessa che attraversava la città, chiusa definitivamente al traffico a causa dello scioglimento dell’asfalto che ha causato l’apertura di enormi crepe sul manto stradale.

Gli appassionati di videogiochi inoltre riconosceranno magari la città per essere l’ispiratrice del noto videogame Silent Hill, seguito poi dall’omonimo film del 2006.

@ A.D.Wheeler

  • Humberstone (Cile)

Dichiarate patrimonio dell’umanità UNESCO nel 2005, Humberstone era in origine una vivace raffineria di salnitro (Nitrato di Potassio) nel bel mezzo del deserto di Atacama.

Fondata alla fine del ‘800 dall’inglese James Thomas Humberstone, nel 1929 la raffineria  ebbe i primi problemi dovuti alla prima grande crisi mondiale. Rilevata da un’impresa locale con un totale rimodernamento della struttura fu abbandonata definitivamente negli anni ’70 a causa di problemi economici.

@ Claudio.Núñez

  •  Bodie (Stati Uniti)

Bodie è una piccola cittadina della California quasi al confine con il Nevada.

Grazie alla febbre dell’oro nel 1880 era considerata una delle città più popolate della California. Basti pensare che nel solo miglio di lunghezza della polverosa strada principale che attraversa la cittadina, erano presenti uno dietro l’altro ben 65 saloon.

Ma oltre a locali per il ristoro Bodie aveva anche ospedali, chiese, quattro stazioni dei vigili del fuoco e persino un quartiere di Chinatown.

Fu abbandonata intorno al 1940 ed oggi è solo metà di turisti liberi di passeggiare tra le strade vuote della città.

@ mikebaird

  • Kayaköy (Turchia)

Kayaköy è una piccola cittadina nel sud-ovest della Turchia. Migliaia di cristiani di lingua greca vissero in questa cittadina per centinaia di anni.

A causa della guerra greco-turca (1919-1922) ed al conseguente trattato di Losanna, la popolazione di origine greca dovette abbandonare la cittadina per ritornare in patria; mentre i turchi che tornavano nella propria di patria dalla Grecia preferirono vivere ai piedi della collina per coltivare i terreni più pianeggianti.

@ corfy

Città fantasma in giro per il mondo ce ne saranno sicuramente tantissime altre. Nel caso ne vogliate aggiungere qualcuna, basta un commento. 😉

Visto il freddo di questi giorni parlare di deserti può aiutare magari a scaldarsi un pò.

La visione dal vivo di un deserto è uno spettacolo eccezionale che lascia senza parole (chi ha avuto la fortuna di vederne uno può confermare). Malauguratamente la maggior parte di noi ne ha visto uno solo al Cinema, in Tv, in Foto, su Internet.

Nel mondo ne esistono svariati e numerosi, ma ce ne sono 4 che vanno assolutamente visitati prima o poi.

  • Sahara

Non ha certo bisogno di presentazioni, è il deserto più famoso e più esteso del pianeta; difatti con gli oltre 9 milioni di metri quadrati di superficie si espande per i territori di Mauritania, Mali, Niger, Libia, Ciad, Egitto e Sudan da ben 2.500 milioni di anni.

Dal 2001 si svolge al nord di Mali il Festival del Deserto, nato per popolarizzare la tradizionale musica Tuareg.

@ alex lichtenberger

  • Uluru

Situato nel cuore selvaggio dell’Australia il nome a molti non dirà nulla ma è impossibile non aver visto mai uno dei simboli del continente oceanico.

Il deserto rosso australiano si vanta di avere uno dei più sorprendenti tramonti al mondo. Il luogo più indicato per godere dello spettacolo è la roccia Uluru, sacra per gli aborigeni Anangu residenti nella zona da ben 22.000 anni e conosciuta al di fuori dell’Australia con il nome di Ayers Rock.


@ ernieski

  • Atacama

Situato nella zona settentrionale del Cile è noto ai più come il luogo dove sono rimasti sepolti i 33 minatori cileni è considerato il deserto più arido e secco del pianeta, per questo ricco di minerali. Il deserto Cileno si estende fino all’oceano dove forma la Cordigliera della Costa.

@ Tommy’s Flickr site

  • Gobi

Situato tra il Nord della Cina e il Sud della Mongolia è uno dei deserti più estesi sul pianeta.

Negli anni ’20 l’esploratore americano Roy Chapman Andrews riportò alla luce numerosi resti di dinosauri (oltre 100 esemplari).

Forse non a caso questo deserto è conosciuto per la sua straordinaria fauna: Gazzella dalla coda nera, Leopardo delle nevi, Aquila Dorata sono alcune delle specie che popolano questa zona oltre al Topo Canguro, straordinaria scoperta di 3 anni fa da parte della Zoological Society of London.

La parte cinese era uno dei luoghi di transito dell’antica Via della Seta ed è anche il luogo dove termina la Grande Muraglia Cinese.

@ Chris & Lara Pawluk